Videocamere di sorveglianza nei condomini: linee guida per la sicurezza condominiale

Gestire i lavori condominiali e di manutenzione può essere un compito complesso per l’amministratore, oltre a doversi occupare di vari aspetti pratici legati alla sicurezza. Tra questi rientra il garantire la tranquillità condominiale evitando che avvengano furti, crimini, violenze o altre situazioni pericolose.

Una delle soluzioni può essere l’installazione di videocamere di videosorveglianza.

Le videocamere di sorveglianza nei condomini sono diventate un elemento essenziale per garantire la tranquillità dei condomini, ma possono anche accendere discussioni da parte dei residenti in merito alla privacy. Vediamo di seguito i vari pro e contro delle videocamere di videosorveglianza.

La sicurezza nei condomini

La sicurezza è una priorità fondamentale per qualsiasi condominio e l’amministratore di condominio ha la responsabilità di garantirla.

Le videocamere di sorveglianza offrono una soluzione efficace per monitorare le aree comuni, i garage, gli ingressi e le zone sensibili.

Questi dispositivi forniscono una deterrenza visibile per i potenziali criminali e registrano eventi in modo da poterli utilizzare come prove in caso di necessità.

La presenza di videocamere può anche aiutare a risolvere controversie tra i condomini, come danni o furti.

Vantaggi delle videocamere di sorveglianza nei condomini

  1. Prevenzione dei crimini: videocamere di sorveglianza ben evidenziate costituiscono un deterrente per i criminali. La loro presenza dissuade atti criminali come furti, vandalismi e intrusioni.
  2. Maggiori possibilità di identificare i colpevoli: in caso di incidenti o crimini, le registrazioni delle videocamere possono essere utilizzate per identificare i colpevoli e risolvere casi legali.
  3. Controllo degli accessi: integrate con sistemi di controllo appositi, le telecamere possono garantire che solo le persone autorizzate entrino negli edifici condominiali. I condòmini sono sereni e sicuri che non entrano estranei nell’edificio.
  4. Tranquillità condominiale: sapere di avere uno strumento che monitora le persone e registra eventuali crimini porta i condòmini a sentirsi al sicuro

Problemi relativi all’installazione delle videocamere di sorveglianza nei condomini

Come sopracitato, può succedere che alcuni residenti non vogliano essere monitorati costantemente. Cosa dice la legge a riguardo?

L’articolo 1122-ter del Codice Civile definisce alcune regole a riguardo, ad esempio i luoghi in cui è ammessa l’installazione delle stesse, cioè: portoni e cancelli d’ingresso, cortili, parcheggi e garage e muri esterni.

Altra regola da rispettare è che devono essere espressamente indicate da appositi cartelli.

In assenza di consenso degli interessati, la presenza delle telecamere è comunque giustificabile: la ripresa delle persone, infatti, è considerata un dato personale ai sensi dell’articolo 4 del GDPR e, di conseguenza, il trattamento di tali dati personali è subordinato al consenso della persona interessata.

Tuttavia, il trattamento dei dati ha dei limiti:

  • conservazione immagini per massimo 28 ore
  • accesso alle immagini alle persone autorizzate
  • nomina del responsabile privacy, come previsto da assemblea – questo può anche corrispondere con l’amministratore condominiale

5 consigli per la gestione e installazione di videocamere

  1. Assicurare una copertura adeguata: posizionare le videocamere in tutti i punti necessari possibili per legge, come ingressi, garage, aree comuni e parcheggi. Una pianificazione oculata garantirà una sorveglianza completa.
  2. Pianificare lavori di manutenzione: programmare regolari controlli per garantire che le videocamere siano in perfette condizioni di funzionamento. Per semplificare la pianificazione senza pensieri, è possibile programmare i lavori in anticipo, grazie a CRM come Alfred, specifico e intuitivo per la gestione e coordinazione dei lavori condominiali.
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    La manutenzione include la pulizia delle lenti, la verifica delle connessioni e la sostituzione delle batterie o dei dischi rigidi, se necessario.
  3. Regolare l’accesso alle immagini: è necessario limitare l’accesso alle registrazioni solo al personale autorizzato, come l’amministratore del condominio o le forze dell’ordine, in caso di necessità. La privacy dei residenti deve essere rispettata rigorosamente.
  4. Impostare notifiche e allarmi: configurare sistemi di notifica e allarmi in modo da essere avvisati immediatamente in caso di attività sospette o problemi tecnici. Questo permette di rispondere prontamente a situazioni di emergenza.
  5. Archiviazione e conservazione dei dati: Rispettare le leggi sulla conservazione dei dati e assicurarsi di avere spazio di archiviazione sufficiente per conservare le registrazioni per il periodo stabilito dalla legge.

Seguendo questi consigli, sarà possibile gestire in modo efficace e responsabile il sistema di videosorveglianza nel condominio, garantendo sicurezza e privacy per tutti i residenti.

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